Siamo di fronte a un RESET incredibile e il cambiamento sarà totale.
Oggi ho iniziato in modo un po’ troppo diretto? Non mi piace girare intorno alle cose, vorrei lasciar da parte i discorsi privi di concretezza e andare subito al nocciolo.
In questi giorni ho dialogato con tantissime persone perché mi è stato chiesto di parlare di gestione di crisi, di cambiamento, di mutamento tra paradigmi vecchi e nuovi, di futuro. Solo pochi mi hanno chiesto di parlare del presente. Non è un paradosso? Tra tante incertezze, nessuno mi ha domandato nulla su quella che è l’unica vera chiave alla base di tutto: ciò che stiamo vivendo in questo preciso istante.
Io credo sia segnale e sintomo di un non voler vedere, e lo trovo un fenomeno piuttosto particolare.
Te ne accorgi subito quando chiedi a qualcuno come sta. La risposta più comune è che va tutto bene, per alcuni benissimo!
“Bene”? “Benissimo”?
Stiamo vivendo una situazione del tutto nuova che sta determinando e determinerà dei cambiamenti molto forti nella nostra società, va bene stare bene, benissimo, magari persino alla grande… ma è imperativa la necessità di fare un esercizio di realtà e di aprire bene gli occhi per comprendere sul serio il modo in cui il mondo e il nostro modo di vivere e relazionarci gli uni con gli altri sta cambiando.
Liquidare la risposta con un “bene, benissimo” mi sembra sia soltanto un modo per negare, per rifiutare il cambiamento in atto davanti ai nostri stessi occhi. Ciò che per me è importante è riuscire sempre a trovare il modo di leggere e interpretare la realtà, capire dove mi colloco rispetto a ciò che accade intorno a me. Occorre prestare attenzione e valutare le cose per quello che realmente sono, non perdere mai, mai… ripeto, MAI il contatto con la realtà.
Non rimarrà nulla come prima, sei pronto al RESET?
Lo ripeto: non rimarrà nulla come prima. Questa pandemia ha segnato un cambiamento sociale che interessa il mondo intero, un’esperienza che, in un modo o nell’altro, ci lega e accomuna ai nostri vicini come anche a individui di culture molto diverse dalla nostra, a persone che abitano a pochi chilometri da noi come anche a chi invece vive nell’emisfero opposto. In questo, è riuscita a legarci e a farci sentire di più che siamo parte di un tutto, che c’è bisogno di solidarietà.
Sei pronto a questo cambiamento?
Sappiamo che c’è, è in corso, ne abbiamo nitida percezione, ma ancora non abbiamo alcuna idea di come si svilupperà nel breve o nel lungo periodo. A volte, per un attimo, abbiamo come la sensazione che sia tutto talmente enorme, inatteso e complesso che la nostra mente tende a volerlo quasi rifuggire, a concentrarsi sul momento istantaneo, a illudersi che tutto sia tornato ad essere esattamente come prima.
Non farlo anche tu. Non permettere che la tua mente trovi pace e smetta di scandagliare le possibilità, le potenziali soluzioni, le opportunità che potrebbero presentarsi in questo caos.
Concentrati su di te. Concentrati sulla tua ripartenza, su ciò che hai scoperto essere fondamentale in questo periodo incredibile e del tutto nuovo che sono stati questo stato d’emergenza e il confinamento tra le mura domestiche. Concentrati per apprendere il nuovo linguaggio che il mondo sta iniziando a parlare e definisci le nuove regole che sarai disposto a seguire.
Siamo di fronte a un RESET. “Nulla come prima” dovrà essere il mantra da ripetere fino allo sfinimento. Perché è così: non lo abbiamo chiesto, non lo avremmo voluto, o per lo meno non in questi termini, ma questo cambiamento è arrivato e ora dobbiamo affrontarlo, che ci piaccia o no. Io preferisco farlo con consapevolezza, ma soprattutto con stile, tu no?
Riprendi il controllo: perdilo del tutto!
A gestire tutto non ci riuscirebbe nemmeno un supereroe. Credo dovremmo tutti farci un bell’esame di coscienza e avere un po’ più di umiltà: vedo persone che non sanno organizzare una cena senza sentirsi frustrati fin nel midollo ma che un minuto dopo, senza lasciar trapelare la minima insicurezza, affermano di poter snocciolare mille e una soluzione per l’emergenza pandemica in corso. Ti rendi conto quanta mediocrità c’è in questo atteggiamento?
Si vogliono cercare sicurezze all’esterno, ma solo per rifuggire all’infinito quelle che sono le insicurezze all’interno. Limiti, paure e condizionamenti sono sempre lì, in agguato. Distogliendo lo sguardo non diventiamo più forti, né facciamo sparire le nostre debolezze come per magia. Se non decidiamo una volta per tutte di guardare in faccia chi siamo realmente e di comprendere la nostra natura più profonda, non potremo mai vivere il cambiamento con la spinta e lo slancio che potrebbero invece condurci a fare cose straordinarie.
Per riprendere il controllo occorre perdere il controllo: devi mettere da parte l’illusione di poter gestire tutto ciò che hai intorno e rivolgere l’attenzione all’interno, verso te stesso. Ti serve soprattutto ora, perché il RESET del mondo è anche il tuo RESET. Quando dico che non rimarrà nulla come prima mi riferisco anche alla tua vita. Sì, proprio a quella vita che fino a un paio di mesi fa pensavi di aver inquadrato alla perfezione e che ora è stata travolta da un paradigma nuovo e sconosciuto.
Potrei rappresentare la situazione anche così: sei su una spiaggia a guardare il mare, calmo e tranquillo, quando d’un tratto vedi un’onda anomala farsi largo tra le altre. Sai che ti travolgerà. Tu che fai, provi a scappare o le corri incontro con la tua tavola da surf?
Se ti interessa questo argomento leggi anche questo Articolo, cliccando QUI.
Game changer
Se hai scelto la prima opzione, quella della fuga, non preoccuparti. Siamo animali istintivi e il potentissimo istinto di sopravvivenza che ci contraddistingue ci spinge in quella direzione.
So però che tu sei diverso e che non accetti di affidarti al mero istinto. Non ti basta.
Se sei qui che leggi le mie parole, so che da questo RESET vuoi di più. Tu vorresti correre incontro alle onde e iniziare a surfare. Perché lo sappiamo entrambi: di fronte all’onda anomala del cambiamento, se reagisci con un sorriso e impugnando la tua tavola da surf, significa che non ti sei lasciato piegare dalle paure e che sei pronto a cambiare. Significa che sei tu stesso il veicolo puro del cambiamento, un game changer.
Significa che le regole del gioco non ti interessano più perché ora sai che sei tu l’unico a poterle dettare.
Vuoi la tua tavola da surf? Allora non dirmi che va tutto bene o alla grande. Dimmi che sei pronto a lottare, che stai iniziando a farlo già da adesso.
Ti assicuro che ne vale la pena: oggi le onde sono bellissime.
Dario Silvestri
Practice, Dedication, Results