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Essere assertivi | Misurati con gli altri

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La capacità di essere assertivi è una delle più incomprese e talvolta abusate. Non mi credi? Prova a chiedere a 10 persone cos’è l’assertività. Otto tra loro, o persino nove, ti diranno di saper essere assertive ma ti forniranno una definizione che con l’assertività – quella vera – ha poco a che vedere.

Una volta una ragazza mi ha persino detto: “Ah, no! Io preferisco evitare d’essere assertiva, non amo i conflitti”. Una frase che mi ha lasciato alquanto perplesso. Vuoi sapere perché? Perché ho scoperto soltanto in un secondo momento che l’assertività era per lei un sinonimo di prepotenza. Riteneva infatti che fosse la capacità di far prevalere i propri interessi su quelli degli altri, essere in grado di farsi valere attraverso l’uso della forza. Questa interpretazione dell’essere assertivi è tra le più comuni e diffuse. Come avrai già capito, però, è errata.

Imparare a essere assertivi può essere invece una grande risorsa per chiunque. Per quale ragione? Perché essere assertivi significa essere capaci di esprimere il proprio punto di vista e dar voce ai propri bisogni ma tenendo sempre conto del punto di vista altrui.

L’assertività è espressione di un equilibrio. Rappresenta il raggiungimento della via di mezzo tra due atteggiamenti opposti: quello aggressivo da una parte e quello passivo dall’altra.

Il cervello milionario

Essere assertivi: l’equilibrio che vuoi per te stesso

Come dicevo poco fa, l’assertività è un punto di equilibrio che una persona raggiunge tra due atteggiamenti tra loro opposti e che possiamo vedere come due estremi comportamentali.

Uno di questi estremi è quello delle persone cosiddette passive. Sei tra queste? Per farti capire meglio cosa intendo, le persone passive sono quelle intimamente convinte del fatto che esprimere i propri desideri o bisogni sia del tutto inutile perché rimarrebbero comunque inascoltate. Il risultato è che non fanno altro che seguire le indicazioni altrui, senza mai opporre obiezioni o esprimere contrarietà. Nelle situazioni più gravi, potrebbero arrivare al punto da non farcela più. In quei casi, piuttosto che ribattere e farsi sentire, preferiscono allontanarsi ed evitare la situazione di potenziale conflitto.

L’altro estremo è invece quello delle persone aggressive. Hai presente, no? Sono quelle che ritengono d’essere al centro del mondo. Pretendono, ordinano e si aspettano che tutti esistano per l’unico scopo di soddisfare i loro bisogni. A detta loro non hanno mai torto, né fanno mai errori. Averci a che fare, insomma, non è una gran cosa. Per questo, sono persone che alla lunga rischiano di rimanere sole, confinate nel loro mondo, che è l’unico che – se non altro secondo la loro visione – ha un valore.

Nessuno di noi aderisce totalmente a uno di questi estremi. Siamo un mix, anche a seconda del periodo di vita che stiamo attraversando e delle situazioni con cui ci misuriamo. Imparare a sfruttare un atteggiamento assertivo ci permette però di sfuggire gli estremi e di imparare a gestire ogni tipo di situazione in maniera ottimale, esprimendo sempre il nostro pensiero ma creando al contempo una buona comunicazione con gli altri. È una risorsa eccezionale che, dal mio punto di vista, non può essere ignorata da chi vuole ottenere grandi risultati.

Assertività: ascolta per farti ascoltare

Non possiamo ignorare la nostra natura di “animali sociali” e l’importanza del nostro saper comunicare con gli altri, perché sono elementi alla base di ogni singolo aspetto della nostra vita. L’assertività in quest’ottica è un fattore chiave perché permette che tale comunicazione avvenga in maniera chiara ed efficace e che il nostro messaggio sia veicolato con sicurezza e incisività.

Vuoi sapere come possa diventare realtà? Perché chi ha imparato ad essere assertivo ha anche appreso la sottile arte dell’ascolto. Sì, parlo proprio di “arte” perché è proprio di questo che si tratta: la capacità di ascoltare non è scontata e non ci viene fornita alla nascita, bisogna affinarla nel tempo.

Ascoltare significa innanzitutto prestare attenzione a se stessi, perché anche se trascorriamo la vita in nostra compagnia non ci è sempre facile capire ciò che abbiamo dentro e quali sono i nostri bisogni. In seconda battuta, ascoltare significa dare attenzione all’altro, interessarsi di ciò che dice, prova, esprime, ma facendolo in quello che potrei definire “il silenzio più assoluto dei tuoi pensieri”.

Un’espressione curiosa, lo so. La uso per intendere la sospensione del giudizio. Prova a far caso a questo: quando stai dialogando con un amico, ti capita mai che, nel momento in cui è lui a parlare, nella tua mente si stia già formando una risposta ancor prima che lui abbia finito di esprimersi? In tal caso, mi spiace ma il tuo non è un ascolto vero, attivo e presente. Perché sia tale, occorre che vi sia quello che ho descritto prima: il silenzio totale dei tuoi pensieri. Se sarai capace di creare quel silenzio, potrai accogliere le parole dell’altro, ascoltarlo sul serio e infine, compreso a fondo il suo messaggio, fargli capire in modo più efficace il tuo.

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Essere assertivi: prenditi la responsabilità della persona che sei

Ti sei accorto di quanto sia complesso e articolato il discorso legato all’assertività? È complesso perché riguarda te e il modo in cui scegli di prendere posto nel mondo sotto ben più di un singolo punto di vista.

Imparare a sfruttare un atteggiamento assertivo significa crescere, maturare, ma anche portare alla luce quella che è la tua vera personalità, dandoti la forza, il coraggio e la sicurezza di mostrare al mondo quelli che sono i tuoi pensieri, come anche le tue potenzialità nascoste.

Imparare a essere assertivi significa non aver paura di parlare, di esprimersi, e magari anche di sbagliare. Significa essere responsabili di ciò che si è e di ciò che si pensa, e per questo non temere il giudizio altrui nel momento in cui si condividono questi pensieri e queste parole con gli altri.

Non rischiare di oscillare tutta la vita tra un atteggiamento passivo e uno aggressivo, incapace di mostrarti per la persona che sei, con le forze e le debolezze che ti contraddistinguono. Non temere la responsabilità di quel che pensi e provi. Anzi, ti invito ad abbracciare senza riserve tutte le luci e le ombre che ti porti dentro. Fidati, l’unica persona a temerle davvero sei soltanto tu.

Dario Silvestri

Practice, Dedication, Results