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Come sviluppare la resilienza: affronta la vita con coraggio

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Oggi iniziamo da una domanda: sai come sviluppare la resilienza?

La resilienza è una qualità molto particolare. Visti i tempi di incertezza in cui viviamo, sono in molti a considerarla una delle capacità basilari di cui occorre dotarsi per affrontare in modo efficace le sfide poste dal quotidiano.

Partiamo dalle basi. Se non ne hai mai sentito parlare prima, sappi che il termine “resilienza” è molto comune in ambito tecnico, più precisamente quando si parla di tecnologia dei materiali, settore nel quale sta ad indicare la “resistenza a rottura”.

Per estensione, in psicologia si usa per “definire la crescente abilità del corpo, della mente, dello spirito di riguadagnare l’equilibrio, la salute, la serenità” (fonte: Treccani).

Ne consegue che capire come sviluppare la resilienza, e poter fronteggiare meglio gli imprevisti della vita, può rappresentare un grande vantaggio su innumerevoli fronti. Ed oggi vedremo insieme quali passi occorre compiere per sviluppare questa potentissima capacità.

Il cervello milionario

Come sviluppare la resilienza: affidati all’ordinarietà

Non è un segreto. Per capire come sviluppare la resilienza è innanzitutto necessario rendersi conto che non si tratta di una qualità straordinaria e appannaggio di pochi. Siamo tutti, senza distinzione, innatamente portati ad essere resilienti.

La resilienza è infatti il semplice richiamo alla vita. Quando finiamo nel baratro, quella vocina che ci spinge a rialzarci e a lottare per noi stessi e il nostro benessere non è altro che la resilienza, che non ti permette di abbandonarti alla disperazione e ti porta a reagire. La resilienza si può sviluppare e potenziare, ma è qualcosa che è già dentro di noi sin dalla nascita.

Magari la vita non ti ha permesso di svilupparla a sufficienza, ma la spinta alla resilienza ce l’hai e puoi iniziare a coltivarla sin da subito.

Come sviluppare la resilienza: accetta gioie e dolori

Sei in grado di assorbire la realtà che ti circonda e tutto ciò che rappresenta? Così come i materiali resilienti sono in grado di assorbire e resistere a urti e sollecitazioni, anche noi in quanto essere umani siamo capaci di far fronte alle pressioni esterne.

Le sollecitazioni che riscontriamo essere più difficili da affrontare sono forse quelle di natura psicologica. Sono intangibili, ma talvolta tanto traumatiche da scardinare i nostri punti di riferimento. La perdita del proprio posto di lavoro, o ancora peggio di una persona cara, ad esempio, sono due cambiamenti capaci di incrinare profondamente il nostro equilibrio e incidere in modo rilevante sulla nostra vita e la nostra psiche.

A eventi di questo tipo molte persone rispondono con la negazione. Negano il dolore, come anche la paura e il timore del futuro. Non affrontano il loro difficile percorso ma ne vengono letteralmente investiti.

La resilienza rifugge la negazione a favore dell’accettazione. Ti invita quindi ad accettare questi “urti” come parte della vita. L’accettazione di difficoltà e cambiamenti inattesi e indesiderati non ti permette di superarli come per incanto. Non sarebbe realistico. Ti dà modo, tuttavia, di aver chiara contezza del tuo equilibrio e di attraversare la tempesta.

Gli esempi che ho fatto sono estremi, ma mi permettono di spiegarti meglio ciò che intendo. Su scala più piccola, capire come sviluppare la resilienza vuol dire comprendere che la realtà va guardata e accettata per quello che è. Accettare la gioia è semplice; accettare il dolore no. Ma è necessario armarsi di coraggio e farlo, perché sfuggirlo equivale a negare una parte di noi stessi.

Come sviluppare la resilienza: di cosa hai paura?

Dimmi che hai paura. Dimmi che nutri tante paure da poterci scrivere un libro. Dieci libri. Mille libri!

Se vuoi davvero capire come sviluppare la resilienza che racchiudi in uno stato potenziale dentro di te, occorre che tu abbia coscienza della tua paura. Le paure che nutri nei confronti del mondo possono alimentare il tuo immobilismo, ma solo se lasci che prendano il controllo. In realtà, raccontano la tua storia.

Quando capisci quali paure provi e il perché le provi stai contribuendo a ricostruire la mappa dei traumi e delle ferite che hanno segnato il tuo percorso di crescita. Ogni volta che hai affrontato un ostacolo, hai trovato il modo di andare oltre, di proseguire vittorioso verso un’altra meta. In che modo? Come hai fatto? Quali forze hai usato a tuo vantaggio?

Sono quelle forze ad alimentare la tua resilienza, la tua capacità di piegarti di fronte alle avversità ma di non spezzarti e di ritornare, infine, lì dove ti trovavi prima che la vita ti inferisse quel colpo.

Impara ad affidarti agli altri

Comunicare è fondamentale. Anche per capire come sviluppare la resilienza.

Siamo esseri sociali. La condivisione e lo scambio con gli altri fanno parte di noi e ci permettono di stare bene. Sviluppare la resilienza significa fidarsi del proprio istinto, accettare la realtà nel bene e nel male, così come sfruttare le proprie paure a proprio vantaggio. In tutto questo, non siamo mai soli.

In primo luogo perché, quale che sia la natura del male che stai attraversando, lo hanno provato anche altre persone prima di te. Non sarai il primo, né l’ultimo. Scoprire come gli altri sono riusciti a fronteggiare le proprie paure, i propri ostacoli e momenti di crisi può darti più fiducia (se ci sono riusciti loro, perché tu dovresti fallire?) e ispirarti soluzioni originali e mai tentate.

In secondo luogo, la rete di persone a cui ti affidi è una risorsa al pari delle altre. Non sei indistruttibile. Tutti noi siamo esseri dannatamente fragili, e talvolta abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a raccogliere i pezzi.

Bada bene, nessuno ti deve niente: nessuno è o sarà mai obbligato ad aiutarti. Potrebbe non averne gli strumenti, tanto fisici quanto mentali. Tuttavia, una volta espresso il tuo bisogno, darai modo agli altri di tenderti una mano. Non è debole chi si affida agli altri, ma chi è incapace di chiedere.

Imparare a essere resiliente significa provare a tirare fuori il meglio di te in ogni situazione. Io non mi stancherò mai di cercare di diventare una versione migliore di me. Tu, invece, che tipo di persona vuoi diventare?

L’ultimo consiglio è: non lasciarti cogliere impreparato. Inizia ora a sviluppare la tua resilienza. Il futuro non arriva domani, tra una settimana o un mese. Il tuo futuro inizia adesso.

Dario Silvestri

Practice, Dedication, Results