Come scegliere i propri soci e fare sì che un’attività possa decollare nel migliore dei modi?
Quando parliamo di soci e persone di cui circondarci, l’argomento è particolarmente scottante perché riguarda la nostra capacità di relazionarci con gli altri.
Ti sei mai chiesto come scegliere i propri soci nella maniera migliore possa decretare la riuscita oppure il fallimento della tua attività, qualunque essa sia?
Se hai fatto degli errori in passato, mettili da parte, anzi dimenticatene. È necessario per rivisitare la tua maniera di vivere queste dinamiche in modo nuovo.
Ciò che mi interessa fare oggi è fornirti indicazioni che possano tornarti utili per scegliere al meglio, capire come trovare le persone più adatte e aumentare le tue possibilità di successo. Ci sono dei consigli che, sono certo, ti saranno particolarmente preziosi.
Non so se potrai usare queste mie indicazioni riferite al come scegliere i propri soci sin da subito, o se invece potrai metterle a frutto soltanto in un prossimo futuro. È comunque bene che tu tenga a mente quanto ti ho detto, perché se hai deciso di percorrere la strada per il successo, devono fare parte del tuo bagaglio di conoscenze.
Approfondiamo subito e partiamo con una importante distinzione: i soci e gli affetti personali.
Spesso i tuoi affetti non sono i soci migliori
Non hai idea di quante volte mi sia capitato di lavorare gomito a gomito con imprenditori e amministratori delegati di svariate società. Se c’è una cosa importante che ho imparato nella mia lunga carriera è che nessuno arriva al successo in solitaria, soprattutto se è intenzionato a realizzare grandi imprese.
Prima o poi capita a tutti di dover capire come scegliere i propri soci e riuscire in questo modo a creare una squadra vincente.
Tra gli imprenditori che ho affiancato, ce ne sono stati alcuni che hanno sbagliato malamente nella creazione del proprio team di persone fidate. E vuoi sapere qual è stato l’errore più grande che hanno commesso? Mescolare vita privata e lavoro, senza rendersi conto di quanto questo potesse nuocere alla loro attività: hanno scelto come soci i loro affetti più stretti.
Chiariamo subito questo aspetto.
Un amico, un familiare, un partner non sono necessariamente buoni soci.
Perché dico questo? Perché i nostri affetti possono essere le persone migliori con le quali condividere un pezzo o gran parte della nostra vita. Con un rapporto permeato dalla stima, dall’affetto e dalla fiducia. Eppure c’è un dettaglio non di poco conto da tenere in considerazione: non è detto che loro siano anche esperti della nostra materia, del nostro settore e più in generale di società o business. Non è neppure detto che il settore in cui operiamo li appassioni tanto quanto appassiona noi.
Un socio dovrebbe essere scelto per le sue competenze e capacità, non per affetto. Come scegliere i propri soci? Sulla base di queste preziose indicazioni.
Impara a gestire il conflitto
Mai cercare di aggirare i problemi. Se hai capito che i soci non vanno scelti per affetto e stima ma per competenze reali e capacità, adesso devi considerare che c’è sempre la possibilità di entrarci in conflitto.
Che cosa intendo? Non ti sto dicendo che dovrai per forza litigare con i tuoi soci, ma che dovrai darti la possibilità di sostenere visioni differenti dalla tua e… sì, entrarci in conflitto per questa ragione.
C’è una parola magica che mi piace utilizzare, quando parlo di come scegliere i propri soci. Questa parola è Confronto.
Se l’unica cosa che riesci a fare è scegliere persone che vedono le cose come le vedi tu, e hanno idee simili – per non dire uguali – alle tue, te lo dico con molta schiettezza: hai un grosso problema.
Il socio migliore è quello che, con carattere e competenza, riesce ad apportare una visione diversa dalla tua, e per questo arricchente e sfidante. Nella diversità si nasconde la crescita.
Come scegliere i propri soci, quindi? Andando a cercare il complementare, quello che ti porterà al conflitto. Se inteso come confronto, anche duro, il conflitto è una delle porte per il successo. Capisci quanto possa rivelarsi importante?
Preparati al conflitto e avrai un duplice risultato: la relazione ne uscirà consolidata e la tua attività avrà nuova linfa per andare avanti. È così che si arriva alle grandi imprese.
Come scegliere i propri soci: chiarezza e trasparenza
Come abbiamo visto, per capire come scegliere i propri soci bisogna essere pronti al cambiamento: è necessario mantenere il giusto controllo sull’affettività e comprendere che chi vede le cose in maniera diversa da noi, se supportano da competenza e capacità, può diventare un’ottima risorsa.
Ci sono però alcune indicazioni importanti che devi tenere a mente se vuoi gestire al meglio i tuoi collaboratori e la relazione che andrai a instaurarvi. Mi riferisco alla chiarezza e alla trasparenza.
Non hai idea di quante volte ho osservato dall’esterno relazioni in cui mancava la chiarezza.
Voglio dirtelo subito: i ruoli, i compiti e tutto ciò che ruota attorno alla tua figura e a quella dei tuoi soci deve essere CHIARO.
“Io faccio questo e mi occupo di portare avanti questo. Tu ti occupi di quell’altro e sarà una tua responsabilità portarlo avanti.” Affinché tutto funzioni al meglio, non devono mai esserci zone d’ombra.
L’altro ingrediente per la riuscita di queste dinamiche è la trasparenza.
Se sei una persona che si nasconde e non dice mai le cose come stanno, devi assolutamente lavorarci su. Il rapporto con i tuoi soci richiede trasparenza, e con essa tanta fiducia.
Mettere una maschera e dire che tutto ti va bene quando non è così, non ti porterà lontano. Al contrario, minerà il rapporto con gli altri soci. Devi ricordare che essere trasparenti significa evitare fraintendimenti. Sii promotore di questo tipo di rapporti e pretendilo dagli altri: la trasparenza è il collante che tiene uniti e conduce lontano.
Dario Silvestri
Practice, Dedication, Results
