Come migliorare sé stessi? È una domanda di grande spessore. A mio parere, è una domanda che una persona dovrebbe porsi ogni singolo giorno della propria vita.
Non sempre però viene naturale farlo. A meno che non si abbia avuto la fortuna di avere delle persone capaci di guidarci in tal senso, come nel caso di genitori o mentori illuminati in grado di trasmetterci questa attitudine, ci si ferma prima.
Dove ci si ferma?
Ci si ferma al quotidiano, dinnanzi a quei problemi e ostacoli davanti ai quali la vita ci pone giorno dopo giorno. Ci si ferma di fronte a uno scenario che di per sé è molto limitato, con un orizzonte temporale focalizzato soprattutto sul breve/medio termine.
Voler comprendere come migliorare sé stessi nasce invece da una necessità diversa.
Il desiderio di capire come migliorare sé stessi nasce da una necessità più matura e visionaria, che va oltre gli stringenti bisogni di base e che ti spinge a far spaziare lo sguardo più su, più in alto, verso ambizioni più grandi e luminose.
Ciò che voglio dire, in poche parole, è che quando si arriva a domandarsi come migliorare sé stessi, significa che si è compreso che nella vita abbiamo tutti la possibilità di far leva su qualcosa di più profondo, importante e di valore per realizzare obiettivi davvero eccezionali. Significa che abbiamo capito che siamo noi l’ago della bilancia che andrà a definire che forma prenderà il nostro futuro.
Vediamo allora di trovare risposte e di capire non solo come migliorare sé stessi, ma anche perché sia importante farlo e spendere le nostre energie in questa impresa.
Perché migliorarsi?
Perché migliorare sé stessi? Da dove ha origine questo desiderio?
Ho questa convinzione, scaturita un po’ dalla mia esperienza sul campo come Mental Coach professionista, un po’ da ciò che vedo intorno a me: ci si comincia a interrogare su come migliorare sé stessi nel momento in cui si inizia a percepire quanto potere possano avere le proprie azioni.
Non c’è un momento preciso o un’età che fa la differenza, è più una questione di visione e attitudine oppure, come scrivevo prima, di fortuna nell’incontrare sul proprio cammino le persone giuste, quelle in grado di fungere da esempio positivo (lo dico così, alla leggera, ma sai già che per me il concetto di “fortuna” è sempre da prendere con le pinze).
Insomma, il desiderio di volersi migliorare nasce dalla consapevolezza di avere il potere e la capacità di cambiare e influire sul proprio destino.
Quando acquisisci questa consapevolezza, istantaneamente inizi anche a capire – talvolta con un po’ di ebbrezza, altre persino con un filo di timore e paura – che non c’è davvero un limite a ciò che puoi fare e realizzare, nel bene e nel male. Cosa significa? Significa che puoi raggiungere le vette più alte e i fondali più inabissati: tutto dipende da te.
Non è importante comprendere qual è lo specifico traguardo prefissato, ciò che è importante è continuare a muoversi e scalpitare per andare oltre e scoprire nuove forme di espressione di sé stessi.
Come migliorare sé stessi?
Il segreto per migliorare sé stessi sta proprio in quel continuo movimento, nella tensione che ti porta a spendere tutto te stesso nella riuscita di un’impresa.
Non è un fuoco che si esaurisce, non c’è un punto di arrivo. Il miglioramento non ha mai fine, è un processo tortuoso, difficile e molto, molto personale. Dentro c’è di tutto: grandi slanci, arresti improvvisi, cambi di direzione inattesi e frenate impensabili, ma anche enormi e incredibili soddisfazioni.
Prova a immaginare i più grandi sportivi, le menti più brillanti, i più rinomati studiosi… Sai che cosa li ha resi tali e che cosa li ha accomunati? Non hanno mai smesso di porsi traguardi su traguardi. Nessuno di loro ha desistito e si è lasciato fermare dal primo ostacolo ma, più di ogni altra cosa, nessuno di loro si è posto un solo e unico obiettivo. La soddisfazione, per loro, non era il mero traguardo, ma il percorso stesso. Era quello ciò che amavano fare.
Per questa ragione, raggiunto un obiettivo, ecco che subito ne arrivava un altro, e poi un altro ancora. È proprio così che, nel tempo, sono stati capaci di raggiungere orizzonti mai raggiunti da nessun altro prima di loro.
Per capire come migliorare sé stessi, è importante che tu comprenda qual è allora il tuo percorso, quello che ti appassiona sul serio, che funge da benzina per i tuoi sogni e che ti fa svegliare ogni giorno con la voglia di cavalcare il mondo.
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Prova ad alzare lo sguardo
Quando penso al desiderio di migliorarsi, penso sempre che per certi versi il mondo si divide proprio tra queste due categorie di persone: chi si accontenta di ciò che è e chi invece ogni giorno si misura con una versione nuova di sé stesso.
Sai come distingui queste persone? Basta osservare con attenzione.
I primi sono quelli che vanno avanti con gli occhi puntati sui propri piedi. Rimuginano, pensano, riflettono su milioni e milioni di cose, ma non vedono oltre i propri passi. Sono concentrati solo su quel quadratino di terreno che calpestano, passo dopo passo. Come se fossero in prigione.
I secondi, invece… ecco, per loro è tutt’altra storia. Loro hanno trovato il coraggio di alzare lo sguardo, di guardarsi intorno, di guardare oltre sé stessi e il loro misero metro quadrato. Si sono lasciati trasportare dalla voglia di scoprire cosa c’è d’altro da fare, da vedere, da sognare.
Dici che come distinzione è troppo netta? Forse sì, forse no. Credo che renda bene l’idea di ciò che intendo quando ti invito a smetterla di rimanere nella tua gabbia mentale e ad uscire. Alza lo sguardo e guarda il mondo, guardalo bene, perché è solo stando nel mondo che potrai dare modo alla tua eccezionalità di venire alla luce.
Dario Silvestri
Practice, Dedication, Results