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Come gestire l’ansia: non temere le tue emozioni

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Se vuoi portare avanti un percorso di crescita personale e inseguire il successo, imparare a gestire l’ansia è uno degli aspetti più importanti che ti troverai ad affrontare. L’ansia è infatti uno degli stati mentali più insidiosi. La sensazione di profonda insicurezza, agitazione e paura che la caratterizza può diventare altamente d’ostacolo alla realizzazione di qualsiasi obiettivo tu abbia in mente di raggiungere.

Quando non sai come gestire l’ansia e questa raggiunge livelli eccessivi, non riesci più a concentrarti su ciò che vuoi, sulle eventuali difficoltà che incontri, né hai modo di affrontare le tappe del tuo percorso con la dovuta serenità d’intenti che dovrebbe accompagnarti.

La situazione peggiora ulteriormente quando l’ansia si trasforma in panico. In quei casi, oltre ai terribili momenti che un attacco di panico ti fa vivere, si innesca un problema diverso: finisci per non temere più ciò che ha il potere di scatenare l’ansia, ma l’ansia stessa, in un circolo vizioso di paura che si autoalimenta.

Da dove nasce tutto questo e, soprattutto, è possibile uscirne? È possibile capire come gestire l’ansia?

Il cervello milionario

Prima di imparare a gestire l’ansia, impara a conoscerla

L’ansia si associa a una “mancata risposta di adattamento dell’organismo” a uno stimolo ambientale specifico. Di fronte a una determinata situazione d’innesco, quindi, la mente non riesce ad adattarsi e a trovare soluzioni. Quindi cosa fa? Va in tilt e perde il controllo, determinando delle conseguenze anche a livello fisico che possono essere tra le più diverse, ad esempio un aumento della sudorazione o la tachicardia. A livello mentale, invece, il risultato è quella condizione di timore, preoccupazione, attesa e disorientamento che ho descritto all’inizio. Capire come gestire l’ansia è importante perché, quando non controllata in modo corretto, rischia di incidere negativamente e in modo pervasivo sulla nostra vita.

Per capire come gestire l’ansia bisogna dunque comprendere qual è il vero problema da cui trae origine e linfa. Qual è l’innesco? Soprattutto, è reale o immaginario? Con questa domanda non voglio insinuare che l’ansia abbia origine da una situazione inventata. So però per esperienza professionale che gli stati ansiogeni “pericolosi”, ovvero quelli che creano un reale ostacolo alla crescita di una persona e al raggiungimento dei suoi obiettivi, sono in realtà frutto di un ingigantimento di un problema che, in origine, era minuscolo. Non a caso, lo scrittore Robert Bloch definiva l’ansia come “un sottile rivolo di paura che si insinua nella mente. Se incoraggiata, scava un alveo dove vengono incanalati tutti gli altri pensieri”.

È importante comprendere questo aspetto perché provare ansia è normale. Agitarsi e nutrire preoccupazione prima di un esame importante o in particolari situazioni che per te hanno rilevanza rientra nella normalità. È normale quando l’ansia è ben contestualizzata e motivata. L’ansia che si ingigantisce da rivolo a fiume e che tracima oltre gli argini, invece, non è normale. Per imparare a gestire l’ansia è su questo che devi lavorare: sulla tua percezione della situazione.

Come gestire l’ansia: affronta le tue paure

Quando parlo di percezione, mi riferisco al modo in vivi ciò che ti accade. Quali sono i filtri che usi per leggere la realtà e il mondo che ti circonda? Su cosa si basano le tue decisioni e le tue scelte?

Molto spesso l’ansia ha origine da paure e timori che abbiamo radicati dentro di noi e che non abbiamo mai risolto. Quando ti trovi in difficoltà, la tua mente ha bisogno di attingere alle tue risorse interiori per superare l’eventuale ostacolo di fronte al quale ti trovi. Le occorrono la tua sicurezza, la tua determinazione, la tua logica… insomma, un bel po’ di qualità positive. Cosa accade però se, invece di queste risorse, si imbatte soltanto nelle tue paure? Rischia di diventarne schiava e di iniziare a distorcere la realtà attraverso quelle lenti. Si determina, insomma, quel “mancato adattamento” di cui parlavamo in precedenza che, a sua volta, determina l’aumento dello stato d’ansia.

Per capire come gestire l’ansia, quindi, è fondamentale che tu decida di affrontare le tue paure una volta per tutte. Ci sarà sempre una piccola parte di te che avrà paura dei giudizi degli altri, delle critiche, dell’abbandono… ma non certo in misura tale da determinare la totale perdita di controllo. Di fronte a una prima reazione, imparerai gradualmente a mantenere i nervi saldi e ad interfacciarti, risoluto e fermo, con le potenziali soluzioni.

Concèntrati sul presente

Un altro aspetto importante da assimilare per comprendere come gestire l’ansia al meglio è quello dell’importanza del tempo presente. L’ansia infatti ci induce spesso a vivere proiettati nel futuro e a immaginarci costantemente i potenziali risvolti che le situazioni del presente potrebbero avere. Qual è la conseguenza di questo atteggiamento?

Semplice: finisci per perdere del tutto contezza di ciò che provi in questo momento, di quali siano le tue emozioni, mentre sono proprio ciò su cui dovresti basarti per muovere i tuoi passi. Le emozioni dovrebbero essere la guida costante sul tuo cammino. Che importanza ha ciò che accadrà in futuro se proprio ora, in questo preciso istante, non stai bene con te stesso? È sul presente che devi concentrarti, perché il presente è ciò che puoi toccare davvero con mano e l’unica certezza su cui puoi fare affidamento sul serio. Il futuro si definisce e prende forma soltanto in base a ciò che sei tu a decidere adesso.

Perciò quando senti aumentare la tua impazienza e l’ansia verso qualcosa che ancora non si è verificato, fai un respiro profondo e cerca di guardare in faccia la realtà. Valuta quello che è il tuo presente. Devi imparare a leggerti dentro e ad entrare a contatto con le tue emozioni.

I piedi per terra e gli occhi fissi sull’obiettivo

Hai mai seguito una gara di atletica leggera? Pensa ai 100 metri piani. Quando gli atleti sono tutti lì, ai blocchi di partenza, pronti a scattare, non sono rilassati. Quella che provano è una sensazione adrenalinica potentissima e sono protesi tanto fisicamente quanto mentalmente in avanti, verso l’obiettivo. Dopo tanta fatica e innumerevoli allenamenti, per loro è un momento importantissimo, ma quella che provano non è ansia, o comunque non l’ansia di cui abbiamo parlato sino ad ora. Sono completamente assorbiti nel presente, presenti a se stessi.

Quando impari a gestire l’ansia sei proprio così, come un atleta al blocco di partenza, con “i piedi per terra e gli occhi fissi sull’obiettivo”. Non ti lasci distrarre dalla paura di non farcela, di prenderti una storta, di inciampare, né dall’importanza di quel momento specifico. Vivi quell’emozione, respiri il momento, e al via corri verso il traguardo. Perciò, ricorda: piedi per terra e gli occhi fissi sull’obiettivo. Preparati a scattare verso il traguardo.

Dario Silvestri

Practice, Dedication, Results