In tanti anni sul campo come professionista della performance, ho notato che c’è un aspetto che accumuna la maggior parte delle persone che dimostrano di avere una marcia in più di fronte alle difficoltà: quanto sanno essere resilienti.
È proprio così, con la resilienza non si scherza. È uno strumento potentissimo e credo che ognuno di noi dovrebbe imparare a usarla a proprio vantaggio per cogliere al massimo tutte le opportunità che ogni crisi nasconde.
Fermi un attimo, però. Sai che cosa intendo quando parlo di resilienza, vero? Mi riferisco alla nostra capacità di reagire a traumi o periodi particolarmente difficili e di ritrovare un equilibrio psicologico grazie alle proprie risorse interiori.
Tali risorse interiori le abbiamo tutti, nessuno escluso. Il problema è che in tanti non sanno di averle o, se lo sanno, ignorano come fare a sfruttarle.
Facciamo allora un passettino in più, trasformiamo tutte queste parole in pratica: essere resilienti significa essere in grado di prendere atto delle proprie risorse e trovare il modo di valorizzarle. In seconda battuta, vuol dire essere in grado di affrontare con più fluidità e disinvoltura qualsiasi crisi o problematicità (e ti assicuro che si presentano con più frequenza di quanto ognuno di noi vorrebbe…).
Tutto chiaro? Bene. Perché a questo punto, visto che proprio adesso stiamo vivendo un’emergenza epidemiologica che ha coinvolto l’intero pianeta, vorrei proporre di guardare a tale situazione come a un’occasione irripetibile, anzi proprio unica, per misurarci con la nostra capacità di essere resilienti.
Una situazione così difficile non ci permette di tentennare o di dare spazio all’insicurezza. Il modo migliore per reagire e agire è quello di tirare fuori il nostro coraggio, rimboccarci le maniche e darci da fare per uscirne nel migliore dei modi, a spalle larghe e testa alta.
Essere resilienti: fatti, non parole
Se provi a chiedere in giro, scoprirai che la maggior parte delle persone afferma di essere super resiliente. E gli altri? Gli altri non sanno cosa significa e ti risponderanno in maniera vaga.
Il punto è che la resilienza può essere misurata soltanto con i fatti, non certo a parole. È per questo che ti invito a intendere questa crisi incredibile, questo RESET totale, come banco di prova della tua forza, della tua determinazione e della tua volontà di apportare un cambiamento vero e reale, tangibile.
Esercitare la propria resilienza, quindi essere in grado rialzarsi e adattarsi al cambiamento, significa proprio questo: non farsi spezzare, imparare a incassare il colpo e subito dopo ripartire, attingere linfa vitale dalla passione, dalla volontà e dalla fame che senti dentro, che ti spinge a prendere la vita a morsi per la voglia che hai di gustarla fino in fondo.
Significa anche non avere paura di cadere, di cambiare, di ritrovarti faccia a faccia coi tuoi demoni pur di capire un po’ di più di ciò che ti inibisce e frena quando stai cercando di raggiungere e conseguire i tuoi obiettivi.
Chi ha davvero capito il senso dell’essere resilienti sa che c’è forse più valore nei propri fallimenti che nei propri successi. Sa che per ogni traguardo raggiunto ci sono mille e più tentativi che hanno segnato una sconfitta. Del resto, per imparare a volare devi essere pronto a cadere.
Niente scuse
Non credo possa esserci niente di peggio che lasciare che questa fortissima crisi ci travolga senza lasciarci nessun insegnamento, nessuna riflessione che ci arricchisca come persone. Chi non fa che dividere il proprio tempo tra una serie televisiva, un piagnisteo o una lamentela non andrà da nessuna parte, né ora né mai.
Non ci sono altre opportunità e neppure altre scelte da fare. Non ci sono scuse. Devi iniziare sin da subito a guardare in faccia la realtà e il cambiamento in corso per iniziare ad adattartici in fretta. In che modo? Seguendo alcuni step.
Il primo elemento di cui tener conto, ad esempio, è la definizione dei tuoi obiettivi e dei risultati che vuoi raggiungere, a prescindere dalla situazione attuale. Devi quindi studiare la situazione per comprendere quali sono le opzioni a tua disposizione in questo momento e compiere azioni concrete per avvicinarti quanto più possibile a tali obiettivi. Infine, devi definire un piano d’azione per portare avanti questi tuoi progetti giorno dopo giorno, a piccoli passi e affrontando una difficoltà per volta.
Ribadisco: non ci sono scuse. Essere resilienti vuol dire essere veloci a rispondere e ad adattarsi al cambiamento ed essere in grado di riprendere subito in mano le redini della propria vita, quali che siano le circostanze. Niente e nessuno ha o avrà mai il potere di mettere in secondo piano i tuoi progetti e i tuoi sogni. Se ce l’ha, significa che sei stato tu ad averglielo concesso.
Se ti interessa questo argomento leggi anche questo Articolo, cliccando QUI.
Pronto alla ripartenza
A cosa può servire poter contare su tanta resilienza? Prima di tutto a ripartire con più energia di prima.
Vedi, ciò che in questo periodo mi preoccupa è il fatto di vedere tante persone risucchiate da vortici di negatività. L’incertezza generalizzata come quella che stiamo provando, in Italia come altrove, è molto pericolosa per l’umore e l’equilibrio psicofisico tanto nel breve quanto nel lungo periodo.
Esercitare la tua resilienza con consapevolezza può darti una spinta diversa e salvarti dall’andare a rimpolpare le fila di coloro che si sono ormai abituati a vivere in un mondo grigio e privo di speranze.
Questo periodo non terminerà d’un tratto. La ripartenza sarà graduale, talvolta incerta, di sicuro difficile. Con la resilienza, potrai ritagliarti un ruolo primario in questo processo. Poi, come sai, i cambiamenti hanno inizio da piccole cose. Credo fermamente che se tu ed io, e insieme a noi tantissime altre persone, iniziamo a porci tutti insieme come un’unica forza opposta a quel vortice di negatività che ci gira intorno, potremmo definire un cambio di direzione importante, fungere noi per primi da miccia per innescare un cambiamento positivo. In poche parole, essere dei veri game changer. Per me è l’unica dimensione possibile.
Let’s Go!
Dario Silvestri
Practice, Dedication, Results